L’experience exhibition in collaborazione con il National Geographic
Dopo Milano, prima tappa di questa esperienza, tocca a Napoli sensibilizzare i cittadini con “Capire il cambiamento climatico”, la mostra immersiva che porta alla scoperta del fenomeno del riscaldamento globale e dei suoi effetti sul clima.
Un viaggio esperienziale promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, prodotto da OTM Company e Studeo Group, in collaborazione con National Geographic Society e con il patrocinio di Società Meteorologica Italia Onlus, Regione Campania e Comune di Napoli.
La mostra “Capire il cambiamento climatico” sarà accessibile fino al 31 maggio 2020, tutti i giorni, eccetto il martedì, dalle ore 9:00 alle ore 19:30, acquistando il biglietto di ingresso al costo di 15 euro. Previsto, inoltre, il biglietto ridotto a soli 2 euro per i cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti. Gratuito, invece, per i minori di 18 anni e per il personale docente italiano della scuola di ruolo o con contratto a termine.
Il percorso è pensato per emozionare, ma anche per indignare, grazie a visual storytelling, alle esperienze sensoriali e alle centinaia di immagini, tra scatti di grandi professionisti della fotografia e filmati del National Geographic utilizzati per creare ambienti immersivi.
La prima sala, infatti, accoglie i visitatori con la rappresentazione di una natura pura e incontaminata, dove si scrutano paesaggi di ghiaccio, mondi d’acqua e distese di terre e foreste.
La seconda sala, invece, racconta la degradazione del nostro pianeta e gli effetti devastanti causati dall’uomo.
La terza sala è dedicata alla consapevolezza, con giochi interattivi su quanto i nostri gesti influiscano sul cambiamento climatico, grazie ai quali è anche possibile apprendere buone pratiche quotidiane per salvaguardare il pianeta.
La quarta sala espone, infine, dati scientifici che riportano lo stato attuale del nostro pianeta e configurano lo scenario dei prossimi anni.
“Il riscaldamento globale generato dall’uomo non è un’ipotesi per il futuro bensì un fenomeno già in atto. Viviamo in un momento cruciale della storia dell’umanità in cui la presa di coscienza delle popolazioni, la posizione dei governi, la rivoluzione tecnologica delle energie rinnovabili e la scelta etica di consumi più moderati rappresentano l’unica possibilità di invertire una marcia che ci porta verso condizioni ostili e incontrovertibili”
Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana
La realtà in cui viviamo, infatti, va dalla fusione dei ghiacciai ai fenomeni meteorologici estremi senza precedenti, dall’intensificarsi dei periodi di siccità all’aumento del livello dei mari di 3,4 millimetri all’anno, dalla temperatura aumentata di oltre un grado Celsius nell’ultimo secolo alle oltre 310 milioni di tonnellate di plastica prodotta annualmente, di cui 150 milioni negli oceani che causano ogni anno la morte di un milione di uccelli marini e 100 mila tra mammiferi e tartarughe marine.
L’aspettativa è che questo percorso così suggestivo possa suscitare in chi lo percorre il desiderio di partecipare attivamente alla salvaguardia di quella che è a tutti gli effetti la nostra unica casa, contribuendo così a cambiare il futuro che ci aspetta.
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