Ecco i veri motivi all’origine del nome che smentiscono la nuova fake che circola sul web
Il nero, il colore della notte fonda o dell’eclissi di luna, si avvale spesso di una accezione nefasta. Sono tanti i modi di dire in cui si riprende questo colore, dal “sto vivendo un periodo nero”, al dialetto napoletano “sto ner” ( sono arrabbiata) o “sto a lutto” quando si predilige un outfit completamente scuro.
Dal 1869 il nero diventa di tendenza nell’espressione “Venerdì nero” usata di recente sempre di più. Giorno molto apprezzato dagli amanti dello shopping e dai negozianti, che, per accrescere le loro vendite, hanno esteso il colore anche al resto della settimana. Strategia ripresa in uno spot, in cui a ritmo di danza del cantante Mika e dietro le note di Mina, udiamo:
“Il black Friday con Tim dura di più e ti offre il meglio”
Dunque un evento positivo. Tuttavia perché riprendere nell’espressione americana il colore nero? Sono tante le possibili spiegazioni che si aggirano sul web.
Dal tessuto dei vestiti al colore della pelle
Su facebook e altri social network sono all’ordine del giorno le fake news. I motori dell’inventiva sono tanti, dalla sete di notorietà e di denaro alla voglia di generare nuove polemiche. I temi prediletti sono particolarmente delicati e molto diffusi.
Quello dilagante in questo periodo è il razzismo. Dal mondo del calcio (i cori razzisti contro Koulibaly o Balotelli, oppure la frase discriminatoria contro i giocatori del Napoli: “Vesuvio lavali tu”) a Tale e quale show ( la youTuber Tia Taylor accusa Roberta Bonanno di razzismo, poiché nell’interpretare Beyoncè avrebbe utilizzato un trucco che ricorda il blackface) l’argomento ha acceso gli animi, tanto che circola una nuova fake: “Il black Friday affonderebbe le sue radici nella vendita degli schiavi”. ( Di seguito le parole del post):
“Come è nato il “Black Friday”? Black Friday significa Venerdì nero. Ed era il giorno in cui i neri ancora invenduti venivano esposti in luoghi pubblici per essere venduti a prezzi molto bassi. I compratori arrivavano in gran numero per comprare quanti più schiavi possibile per averli a lavorare nelle loro piantagioni e anche come domestici nelle loro case. I negrieri dovevano liquidare la rimanenza per poter subito ripartire per l’Africa a catturare nuovi schiavi. [G.M]”
La fake ha fatto il giro del web in poco tempo, tante le condivisioni e le visualizzazioni di quanti hanno creduto al messaggio. Tuttavia, prima di cliccare sul post e condividerlo, diventa fondamentale consultare il web e capire la veridicità della notizia (usando fonti attendibili come Ansa, la Repubblica, Corriere della Sera). Tutte operazioni semplici. Per fortuna, quasi sempre il web è un ottimo maestro e in poco tempo sono stati pubblicati articoli che smentiscono le parole del post.
Dunque, da dove deriva l’uso del colore nero nell’espressione “Black Friday”?
Sono tre i possibili motivi:
-24 Settembre 1869: In questo giorno il termine nero allude a qualcosa di negativo, ossia il crollo dei mercati, causato dal declino del prezzo dell’oro. Tuttavia ci fu un campanello d’allarme: una salita precedente delle quotazioni azionarie, mai verificatasi con tale potenza.
A distanza di anni non si dimentica quello che fu un evento di una portata mondiale, che fu solo “l’inizio di un ciclo economico altamente recessivo su scala mondiale”. (Giacomo Saver CEO-SegretiBancari). Proprio su questo vivo ricordo, sullo scadere del 2019 “dopo dieci anni di crescita […]delle borse azionarie, alcuni investitori temono un nuovo crollo“. (Giacomo Saver CEO-SegretiBancari).
-1975: in molte città americane e in particolare a Philadelphia vi furono incessanti ingorghi stradali. Dunque, il nome “venerdì nero” alluderebbe alle lunghe file di auto o di persone all’esterno dei negozi, attirate dagli ottimi sconti, validi solo per un giorno. Proprio gli stessi ingorghi stradali che si vengono a creare nei giorni festivi per acquistare gli ultimi regali a prezzi stracciati.
–Un’altra tesi è più specifica e contabile. Sui registri delle vendite si prediligono due colori, il rosso e il nero. Il primo è utilizzato per indicare i conti in perdita, il secondo per i conti in attivo, ( molto elevati durante i giorni di sconti).
Dunque, il venerdì nero “sarebbe riferito a un motivo positivo: il passaggio per le imprese commerciali da momenti negativi (e quindi bilanci in rosso) a condizioni positive (bilanci in nero)“.
(Dizionario online di Economia e Finanza, Enciclopedia Treccani)
Quindi, l’evento racchiude qualcosa di positivo ( la possibilità di acquistare capi e prodotti a prezzi bassi) e di negativo ( le lunghe file che si creano nei negozi o per le strade, con il dilagare dell’inquinamento acustico o del consumismo). Entrambi gli avvenimenti in un unico giorno: il 29 Novembre. (Anche se ultimamente questa tendenza si è diffusa sempre più, estendendosi anche ad altri giorni).
In ogni caso, nulla giustificherebbe il legame con quel “venerdì nero” citato nel post o con quel “capitolo nero” della storia incentrato sulla schiavitù, ritornato in auge (in un triste post) per innescare probabilmente l’odio, dibattiti o notorietà.