Nuovo e triste primato per la Campania. De Luca: “Ci vogliono i tempi che ci vogliono”.
Legambiente ha classificato le 10 peggiori linee ferroviarie d’Italia e la Circumvesuviana quest’anno ha vinto il primo posto. Di tutti i primati che potrebbe vincere la Campania questo è certamente il meno desiderato dai pendolari, i quali lamentano dei ritardi, soppressioni, dei pessimi servizi nonché degli innumerevoli furti che si compiono giorno dopo giorno.
Il dossier di Legambiente: le risposte di De Luca e De Gregorio
Il dossier “Pendolaria” di Legambiente evidenzia come i problemi principali siano i tagli al servizio, il materiale rotabile vecchio e i guasti frequenti. De Luca ha dichiarato: “Siamo al corrente dei problemi dei pendolari, ma ci vogliono i tempi che ci vogliono. Abbiamo risanato l’EAV che aveva debiti per 600 milioni e tra un anno un anno e mezzo avremo rinnovato tutto il parco macchine, bus e treni, del trasporto pubblico della Regione. Stiamo buttando il sangue, di più non so cosa dobbiamo fare”.
Sulle tempistiche non sembra d’accordo il presidente di EAV Umberto De Gregorio: “Sulla Circumvesuviana bisogna aspettare altri tre anni per avere una situazione completamente diversa. Un altro anno per avere già’ dei miglioramenti, ci vogliono i tempi che ci vogliono. Non partivamo da zero ma da meno 700”. A quanto pare a risentire dei miglioramenti sarà in primis la stazione di Porta Nolana. Verrà restaurata, senza toccare l’assetto storico; ci saranno nuovi tornelli, ascensori, wifi e tutto ciò che può consentire una maggiore fruibilità.
Paura tra i binari
Ciò che preoccupa i viaggiatori è anche, e soprattutto, la sicurezza nei treni e nelle stazioni, carente soprattutto a causa del limitato numero di addetti alla sicurezza. Un paio di settimane fa , per esempio, un’organizzazione specializzata in borseggi nella stazione Garibaldi è stata smantellata dalla Polfer, che ha arrestato 8 persone. Il gruppo riusciva a distrarre il malcapitato di turno, rubandogli portafoglio o altri oggetti personali, mentre lo seguiva fino al momento di salire sul treno. E purtroppo gli 8 non sono un caso isolato.
La nostra Roberta Trotta ha scritto a proposito del malcontento dei viaggiatori, tra i quali una donna che ha dichiarato: “A me non piace viaggiare in vesuviana, ho paura…non mi sento sicura”. Paura più che fondata. In tanti ricordano la denuncia di violenza sessuale fatta da una giovane donna che dichiarava di essere stata abusata da tre ragazzi del posto nell’ascensore della stazione di San Giorgio a Cremano. I tre giovani sono stati scarcerarti, e respinto dalla Cassazione il ricorso contro la scarcerazione. Ma il problema di fondo resta lo stesso: com’è possibile che una violenza, così come un atto consenziente, possa accadere all’interno di una stazione video-sorvegliata? I video ci sono stati, ma la sorveglianza dov’era?
Aiutiamo l’ambiente
Legambiente ci mostra com’è difficile ridurre l’impatto di CO2 nell’atmosfera con dei treni che hanno l’età media quasi di 20 anni. Con la speranza che i programmi di EAV rispettino i tempi indicati e col numero di pendolari in aumento, noi cittadini napoletani sogniamo di adeguarci all’efficienza delle grandi metropoli. Napoli potrebbe essere una delle tante città in cui i cittadini scelgono i treni come principale mezzo di trasporto per migliorare la loro qualità di vita, aiutando anche l’ambiente.