10 consigli utili su come proteggerli dai forti rumori
Come ogni primo dell’anno resta, purtroppo, largamente diffusa la pratica di festeggiare con petardi e fuochi d’artificio. “Una consuetudine festosa per alcuni, ma un vero incubo per la maggior parte degli animali” – a ricordarlo è la LAV (Lega anti-vivisezione), un’associazione animalista italiana, che in vista di Capodanno torna a chiedere ai sindaci “di emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale”.
Se alcuni comuni, come quello di Benevento, hanno dato il via alle prime ordinanze di divieto di esplosione per i “botti di Capodanno”, sono ancora tanti quelli che invece non hanno fatto nulla per salvaguardare animali domestici e selvatici. Vietarli rappresenterebbe un grande gesto di responsabilità.
Infatti, sono moltissimi i cani, i gatti e anche altri animali domestici terrorizzati da petardi e fuochi d’artificio. Ma ad essere terrorizzati sono anche gli animali selvatici, che per il terrore fuggono dalle proprie tane rischiando investimenti e collisioni.
È da tenere presente come il senso dell’udito dei nostri animali sia del tutto differente dal nostro. Per fare un esempio, mentre noi siamo in grado di percepire suoni non superiori a 20 mila Hz, le orecchie di un cane hanno la capacità di percepire suoni fino a 40 mila Hz; parliamo, in poche parole, di un udito pari a due volte il nostro.
Da non trascurare, inoltre, la componente olfattiva. Lo scoppio dei petardi, infatti, rilascia nell’aria un odore di bruciato. Questo non fa che allarmare maggiormente i nostri animali, accrescendo il loro stato d’ansia. Non è una novità che, seguendo l’esempio di prima, i cani siano in grado di percepire odori a grandi distanze, addirittura a una concentrazione 100 milioni di volte inferiore a quella percepita dall’uomo.
Lo scoppio simultaneo e inaspettato di migliaia di petardi e fuochi d’artificio genera negli animali stati di ansia e terrore. Questo sulla base del fatto che tali spettacoli da mozzafiato rappresentano per loro stimoli di forte intensità, imprevedibili e da cui non c’è possibilità di fuga.
I sintomi del suddetto stato psico-fisico sono evidenti e si riassumono qui: orecchie basse, coda tra le zampe, tremore, scialorrea, polipnea, midriasi, attività motoria accentuata. Sono queste le tipiche reazioni che i nostri animali a quattro zampe potrebbero presentare, sentendosi sotto minaccia e quindi in pericolo.
Nel caso in cui tali sintomi dovessero persistere nel protrarsi del tempo è necessario intervenire il prima possibile rivolgendosi al medico veterinario comportamentalista. Questo per evitare non solo preoccupazione e angoscia nel proprietario, ma soprattutto che il nostro animale si trascini dietro quel tipo di comportamento nel quotidiano.
Nonostante lo spavento risulti essere una conseguenza transitoria dei botti di Capodanno non per tale ragione va sottovalutato. Ecco qui una lista di 10 consigli da seguire per salvaguardare i nostri amici a quattro zampe:
- Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi. Se non dovesse essere possibile è consigliabile inserire del cotone idrofilo inumidito con una soluzione per lavaggi auricolari nel condotto uditivo esterno e/o ricoprire le orecchie con dei paraorecchie appositi, così da attenuare i forti rumori
- Non lasciamoli soli. Potrebbero associare la nostra assenza con la paura dei botti e di conseguenza potrebbero insorgere ansie e stress da separazione. Far loro compagnia potrebbe aiutarli a distrarsi, senza mostrarsi apprensivi, cosa che potrebbe aumentare il loro stato di ansia.
- Non diamogli troppe attenzioni se presentano evidenti segni di paura e stress. Al contrario di quanto si pensi così facendo andremmo a premiare il loro malessere. È in tal caso sufficiente stargli semplicemente vicino.
- Evitiamo di tenere gli animali all’aperto, dove il rumore amplificato potrebbe indurli a scappare terrorizzati, con tutte le conseguenze annesse (perdersi, subire o provocare incidenti).
- Teniamo alto il volume della radio o della televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti provenienti dall’esterno, magari chiudendo anche le finestre e abbassando le persiane della casa.
- Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio per evitare fughe dettate dalla paura. È fondamentale non portarli a spasso nelle ore immediatamente precedenti alla mezzanotte perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
- Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso sia necessario, farmacologica.
- Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando farmaci (ansiolitici e sedativi), questi potrebbero causare effetti indesiderati. È in tal caso assolutamente necessario rivolgersi al proprio veterinario curante, che conoscendo la storia clinica pregressa saprà indicare il farmaco più adatto.
- È assolutamente sconsigliato tenerli legati in casa, non solo c’è possibilità di strangolamento, ma il movimento limitato aumenterebbe la loro ansia, quando invece sarebbe opportuno concedergli la libertà di muoversi e nascondersi dove preferiscono (anche in luoghi solitamente vietati).
- Se non si è in casa è consigliabile lasciare in giro quanti più oggetti possibili familiari, come un maglione o una sciarpa, così che i nostri amici a quattro zampe si sentano comunque in compagnia.