Musica 8D: cos’è e perché ne parlano tutti

La rivoluzione musicale 8D di cui tutti parlano non è altro che un’ispirazione a quanto già inventato decine di anni fa. Si prendono delle canzoni e si modificano con degli appositi software per dare la sensazione all’ascoltatore di essere completamente immerso in un mare di suoni. Sebbene non ci sia nessuna novità particolare, l’effetto è sublime (soprattuto se aiutato da degli auricolari di qualità) e conquisterà anche te.

Mettere le cuffie e ascoltare della buona musica ci fa dimenticare dove ci troviamo, ci regala un senso di libertà che mai come ora necessitiamo. L’esperienza diventa surreale quando si tratta di musica “8D”.

Il suono sembra partire da un punto per poi muoversi in maniera circolare passando dalle nostre orecchie. Chiudendo gli occhi si ha la sensazione di vedere il suono muoversi trascinandoci con sé. Parecchie tracce caricate su youtube stanno circolando attualmente su whatsapp. Sicuramente perché questo tipo di tecnologia sembra cadere a pennello in questo momento complicato delle nostre vite. Ma non si tratta di nulla di particolarmente rivoluzionario.


La cosiddetta “Musica 8D” s’ispira a tecniche acustiche inventate più di 30 anni fa: L’Ambisonic, dall’idea del matematico Michael Gerzon di registrare più dati sonori attraverso più microfoni sapientemente posizionati. Un risultato simile dunque a quello del dolby sorround. Negli anni 80 viene inventata in Italia la tecnica olofonica, che attraverso microfoni orientati a 360° consentono di riprodurre lo stesso effetto “spaziale” del suono con un impianto stereofonico classico.

La differenza sostanziale è che le tecniche appena elencate sono modalità particolari di registrazione del suono, la musica 8d si ottiene dalla modifica di brani già esistenti attraverso degli appositi software. Il nostro cervello dunque diventa incapace di comprendere la provenienza direzionale del suono, che viene infine percepito in maniera sferica.

Parlare di rivoluzione musicale dunque appare un po’ azzardato. Ciò non toglie che alcuni artisti potrebbero cavalcare l’onda e decidere di registrare in olofonia (come già fatto dai Pink Floyd nell’album The Final Cut) sfruttando il trend del momento. Ma soltanto il tempo ci darà le giuste risposte.

L’attuale tendenza è anche quella di affiancare ai brani “modificati” degli effetti sonori rilassanti, come il suono della pioggia, sulla scia degli ASMR (letteralmente: risposta sensoriale apicale autonoma, ossia una risposta fisica di rilassamento a degli stimoli sensoriali, come, per l’appunto, il suono della pioggia, delle onde che si infrangono sulle rocce e così via).

Non potrebbe esserci combo più adatta ora che chiunque ha bisogno ogni tanto di fingere di essere altrove, anche soltanto per pochi minuti.

Ora che sai finalmente cos’è, non ti resta altro che indossare delle cuffie e goderti questo “nuovo” spettacolo musicale.

Ecco una lista di brani che puoi ascoltare direttamente dal tuo cellulare: