A quaranta anni dalla scomparsa di Gianni Rodari tornano i luoghi e i personaggi delle più belle storie della narrativa per bambini
Chi non ha mai letto una favola di Gianni Rodari, tutti, almeno una volta, abbiamo sentito una sua filastrocca o imparato una sua poesia. Così famose da essere le più tradotte in lingua straniera, al pari di scrittori come Umberto Eco, Italo Calvino, Dante Alighieri, e così belle da permettergli di essere l’unico scrittore italiano a ricevere nel 1970 il premio Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia.
“Scrivo per i bambini perché mi sono appassionato a questo lavoro; perché mi vengono in testa sempre nuove storie; perché spero di riuscire a far ridere qualcuno e anche aiutarlo a capire il mondo;”
Gianni Rodari amava parlare ai bambini con le “favolette”, come la critica letteraria le definiva, ma soprattutto sapeva ascoltare i loro desideri, proprio come fa il vecchietto di Un signore maturo con l’orecchio acerbo, il quale dotato di un orecchio che non è maturato, come quello degli adulti, è l’unico a sentire i sogni dei bambini e i sussurri della natura.
Dopo aver intrapreso per qualche anno la carriera di maestro alle scuole elementari, si dedica al giornalismo, scrive per L’Unità e Paese Sera, dirige Il Pioniere. Parallelamente al suo impiego inizia a pubblicare opere per bambini e ragazzi che riscuotono un grande successo, anche se una certa critica non considererà mai come vere opere di letteratura perché troppo “popolari”.
Cento anni di Gianni Rodari
Il 2020 è l’anno in cui si festeggiano i quaranta anni dalla sua scomparsa (1980) e i cento anni dalla sua nascita (1920), con un calendario ricco di appuntamenti e tantissime iniziative a partire dagli incontri di lettura alle rappresentazioni teatrali, che potete trovare, riportati mese per mese, sul sito dedicato al centenario, un’occasione di gioco e apprendimento per grandi e piccini.
Promotori dell’iniziativa sono le case editrici Edizioni EL, Einaudi Ragazzi ed Emme Edizioni, gli stessi editori che in passato hanno curato le sue pubblicazioni e che oggi ripropongono quelle stesse favole sempre attuali ma dal sapore d’altri tempi.
Ecco alcuni titoli:
“Cento Gianni Rodari- Cento storie e filastrocche- Cento illustratori” (Einaudi Ragazzi) è una raccolta di cento illustrazioni ispirati ad una favola o filastrocca di Rodari.
“La Freccia Azzurra” (Einaudi Ragazzi) una favola di amicizia e solidarietà arricchita dall’introduzione di Neri Marcorè e dalle illustrazioni di Camilla Pintonato.
“L’omino di Niente” tratta da Fiabe al Telefono (Emme Edizioni) è una favoletta per i più piccini che gioca con il significato delle cose che non hanno alcun significato, illustrata da Olimpia Zagnoli
“Bambini e Bambole” tratta da Il libro degli errori (Emme Edizioni) è una poesia che con ironia descrive uno scenario di disuguaglianza tra chi ha tutto e chi invece non ha nulla, illustrata da Gaia Stella.
Si è soliti definire la narrativa per bambini come un qualcosa di semplice, senza pretese, e per anni le opere di Gianni Rodari sono state giudicate come narrativa di serie B. In un’Italia che leggeva Alberto Moravia e Cesare Pavese, le “storielle” di un accento che per distrazione cascò sulla città di Como mutandola in comò, facevano quasi storcere il naso.
Accade poi che le opere di un artista vengano rivalutate post morte, infatti le storie di Gianni Rodari sono oggi, anche a distanza di quaranta anni, le più amate e apprezzate, soprattutto da insegnanti e educatori che considerano le sue letture lo strumento per eccellenza per lo sviluppo della creatività e della fantasia nel linguaggio del bambino.