Troisi e Benigni in 'Non ci resta che piangere'

Sei film da vedere o rivedere durante la quarantena

Alcuni classici da vedere almeno una volta nella vita

In questo periodo in cui siamo tutti in casa a causa del covid-19, abbiamo più tempo per coltivare i nostri hobbi, per dedicarci alla cura del nostro corpo, per cucinare, per leggere, per guardare film e serie tv. E a proposito di film, in un momento come questo, in cui può essere facile sentirsi giù, annoiati, senza sapere cosa fare forzati tra le mura domestiche, in balia dei rapporti conflittuali in famiglia causati dalla convivenza no-stop, vedere una commedia può essere un ottimo metodo per tirarsi su il morale. Ecco alcuni film consigliati e scelti per voi.

Un Sacco bello – Video da Youtube (trailersdaculto)

I film di Carlo Verdone Compagni di scuola potrebbe essere il film ideale per passare un pomeriggio spensierato o una serata rilassante. Una classe di ex liceali si incontra dopo quindici anni, e il passare del tempo sembra non abbia cambiato troppo i protagonisti, che si trovano a raccontare aneddoti trascorsi insieme tra i banchi di scuola e le vicende personali successive che li hanno portati sino a lì. Poi c’è Un Sacco bello, film esordio di Carlo Verdone, in cui l’attore romano è regista e interprete eclettico di cinque personaggi: Leo, Ruggero, Enzo, il prof. Anselmo e padre Alfio. Il film, che ha le straordinarie colonne sonore di Ennio Morricone, quest’anno compie quarant’anni e vi farà tanto ridere! Film disponibili su Amazon Prime video.

Troisi e Benigni alle riprese di uno dei loro film
Roberto Benigni e Massimo Troisi. (Dal web)

La comicità di Massimo Troisi In Ricomincio da Tre Massimo Troisi interpreta Gaetano, un introverso ragazzo di ventisei anni che, stanco del suo lavoro e delle solite serate con i suoi amici, decide di trasferirsi a Firenze dalla zia Antonia. Qui lo raggiungerà Lello, il personaggio interpretato da Lello Arena: ma il loro rapporto conflittuale e i modi di fare buffi di Lello metteranno Gaetano in difficoltà con le sue nuove amicizie. Il film, con le musiche di Pino Daniele, segna il debutto al cinema di Massimo Troisi, dopo il successo al teatro con ‘La Smorfia’, ed è ambientato a San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli e a Firenze. Ebbe un gran successo e vinse i David di Donatello, i Nastri d’argento e la Grolla d’oro.

Non ci resta che piangere è un classico tra le commedie, uscito nel 1984, scritto, diretto e interpretato da Massimo Troisi e Roberto Benigni. I due interpretano un insegnante e un bidello che si ritrovano dopo essersi persi nella campagna toscana a Frittole, un immaginario borgo toscano, catapultati in un tempo remoto, ovvero nel 1492. Se non l’avete ancora visto non perdetevelo, e per chi già lo conosce è sempre bello rivederlo. Chi non ricorda le sue scene esilaranti come quella del predicatore che dice a Troisi che deve morire e lui risponde: “Si mo’ me lo segno proprio…” ? E la lettera a Girolamo Savonarola che Troisi e Benigni scrivono improvvisando per ottenere la liberazione di Vitellozzo, l’uomo che li ospita, la ricordate?

Don Felice Sciosciammocca lo scrivano sotto il Teatro San Carlo.
(Dal web)

Le pellicole di Totò A proposito di lettere, Totò scrive insieme a Peppino De Filippo nel film Totò, Peppino e la… malafemmina una lettera destinata a rimanere un cult nella storia del cinema, nella quale Antonio Caponi, dettando le parole allo scrivano Peppino, abbonda e non poco nella punteggiatura. Questo film, uscito nel 1956, dura 102 minuti ed è tra i film più belli dell’attore napoletano.

Miseria e nobiltà è un altro classico firmato Totò ambientato in una Napoli di fine ‘800. Questa volta Totò (Don Felice) è fiancheggiato da Enzo Turco (Don Pasquale), due poveri uomini con lavori precari e ambulanti che per fare un favore ad un amico, diventano nobili per un giorno. L’amico è il marchesino Eugenio che chiede loro di fingersi suo parenti per chiedere la mano a Gemma (Sophia Loren), cosa che il suo vero padre non vuole fare perchè la famiglia della ragazza non è nobile, ma è ricca solo perchè il padre ha ereditato i beni del suo datore di lavoro essendo stato suo cuoco. I due insieme alle loro famiglie riescono ad entrare nella casa del benestante e trovandosi difronte ad una tavola apparecchiata con posate di pregio e tanti spaghetti al pomodoro, filmano una scena diventata famosissima in cui mangiano ballando sulla tavola gli spaghetti con le mani e il grande Totò li mette addirittura in tasca.

Aspettando il momento in cui potremo ritornare alle nostre vite, alla nostra quotidianità, spero che la vostra quarantena possa essere alleggerita da questi sei film, dei pezzi di storia che fanno tanto ridere, con l’augurio che presto tutti noi amanti del cinema potremo andare in sala a vedere le nuove uscite.