In collaborazione con il gruppo bancario “Intesa Sanpaolo” parte la decima edizione del censimento nazionale del FAI
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa SanPaolo, sotto l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica ed il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, lancia la decima edizione de “I luoghi del cuore” che durerà fino al 15 dicembre 2020. Attraverso il sito www.iluoghidelcuore.it i cittadini (anche minorenni) possono votare il luogo che amano di più e che vorrebbero vedere tutelato e valorizzato. Possono votare anche i minorenni e gli stranieri e sarà possibile esprimere più di una preferenza per un massimo di due voti per ciascun luogo.
Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975 con il fine di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. La sua attività principale è prendersi cura dei luoghi speciali che ha ricevuto in eredità, in donazione o che sono stati concessi in gestione: boschi e coste, parchi e giardini, castelli e dimore storiche, ville e abbazie, ma anche piccoli beni dall’alto valore identitario come un’edicola storica o l’antica barberia della città; inoltre, opera per aumentare il numero e la varietà dei beni storici e naturalistici in modo che siano presenti in ogni regione, in particolare al Sud e nelle principali città (a cominciare da Roma) e lavora affinché questi luoghi siano sempre più attivi come leve nei contesti culturali, sociali ed economici nei quali sono inseriti.
Tra gli obiettivi del FAI c’è anche quello di rendere i beni anche centri di relazioni, ossia delle vere e proprie comunità che, grazie alla presenza capillare e strutturata dei volontari, cercano un dialogo continuo con il territorio e di curare con sempre maggiore intensità il rapporto tra i luoghi e le persone, progettando un numero sempre maggiore di esperienze capaci di soddisfare i desideri più differenti e le più varie aspettative.
Non trascurabile l’impegno del FAI per ridurre l’impatto energetico dei beni e per raggiungere gli standard di eccellenza europei affinché siano i beni stessi a produrre le risorse necessarie al loro funzionamento, mantenimento e sviluppo, sempre però tenendo presente la loro tutela come nostro obiettivo primario.
Dopo due mesi di isolamento, nella fase in cui l’Italia timidamente riparte, anche il FAI entra in una nuova fase grazie all’avvio di questa grande campagna nazionale: un’opportunità per ciascuno di noi di esprimere finalmente, quasi fosse un urlo liberatorio, il sentimento appassionato che ci lega al Paese più bello del mondo, lo stesso di cui abbiamo tanto sentito la mancanza. Proprio ora, mentre i musei, i monumenti e i Beni del FAI sono ancora necessariamente chiusi, possiamo continuare a prenderci cura, tutti insieme, del nostro territorio e dei suoi tesori.
Grazie a “I Luoghi del Cuore” il FAI incoraggia e stimola ciascuno di noi, anche restando a casa, a fare la differenza ed essere motore di cambiamento per il proprio territorio, unico al mondo per varietà e bellezza. L’augurio della Fondazione è che la partecipazione al censimento sia la più estesa possibile, perché il risultato del gruppo supera sempre la somma dei singoli e diventa potenza, energia e forza creativa che si fa azione efficace: a darne evidenza le storie di impegno civile di tante comunità di cittadini che grazie a questa iniziativa si sono avvicinate o ritrovate con rinnovato entusiasmo, condividendo un obiettivo comune, speranze ed emozioni. Prima ancora che dei luoghi, infatti, questo è il censimento delle persone, che i luoghi li vivono, li amano, li salvano.
Quest’anno il censimento si arricchisce di due classifiche speciali. La prima dedicata alla “Italia sopra i 600 metri”, cioè a luoghi che appartengono alle aree interne montane del Paese, di cui la Fondazione si sta occupando anche attraverso il Progetto Alpe e che coprono da sole il 54% del territorio nazionale: zone che sono diventate la periferia del Paese, in sofferenza per la carenza di servizi e infrastrutture che rende le condizioni di vita più difficili, ma anche contraddistinte da una bellezza indiscutibile, spesso intatta e dominata dalla natura, in cui vivono comunità di cui riscoprire la storia, le tradizioni e il potenziale.
La seconda è relativa ai “Luoghi storici della salute”, beni architettonici che hanno radici profonde nel nostro passato, e che oggi, a fronte dell’emergenza sanitaria, sono divenuti valorosi presidi a tutela di tutti noi; luoghi che raccontano quanto il benessere di corpo e mente abbia radici antiche nel nostro Paese e una tradizione secolare che spazia dalle terme romane alle farmacie storiche, dagli ospedali nati nel Rinascimento ai padiglioni di fine 800 e inizio Novecento, oggi più che mai in funzione grazie all’instancabile prodigarsi dei medici e del personale paramedico per far fronte all’epidemia.
Come di consueto, i luoghi più votati verranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto: 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, mentre il luogo più votato via web diventerà protagonista di un video, storytelling o promozionale, realizzato a cura della Fondazione. Per i vincitori delle due classifiche speciali sono in palio complessivamente 20.000 euro.
Anche in questa occasione, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico radiotelevisivo alla cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano con una campagna di sensibilizzazione dal 25 al 31 maggio a sostegno della 10ª edizione de “I Luoghi del Cuore”: una maratona radiotelevisiva di sette giorni in cui si racconteranno luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del Belpaese.
Diversi sono i testimonial celebri che hanno voluto contribuire alla campagna “I Luoghi del Cuore”: tra questi, troviamo l’attrice e cantante Serena Autieri che ha scelto il “Monastero di Santa Chiara” di Napoli, l’attrice Cristiana Capotondi la quale ha optato per l’isola della “ Maddalena” in Sardegna e l’esponente della nuova comicità napoletana assieme a Massimo Troisi e Lello Arena, Enzo Decaro, il quale volge il suo sguardo nonché il suo cuore al “Bosco di Sant’Antonio” di Pescocostanzo, in provincia dell’Aquila.