Dal Black Lives Matter americano per la lotta di affermazione razziale agli “invisibili” italiani che lavorano nel settore agricolo.
Il movimento di protesta Black Lives Matter è stato riconosciuto come il più grande nella storia degli Stati Uniti. Secondo il New York Times il 6 giugno sono scese per le strade di 550 città contemporaneamente mezzo milione di persone. L’ultimo periodo e la comunicazione dei social media ha giovato tanto alla crescita del movimento. Questo cambiamento lascia, tuttavia, le sue vittime.
Georgia, 23 febbraio 2020: Ahmaud Arbery era uscito di casa per fare jogging, ed è stato ucciso da due suprematisti bianchi: Gregory McMichael e suo figlio Travis. Giovedì 7 maggio sono stati arrestati per omicidio e aggressione aggravata solo dopo aver trovato un video che mostra l’uccisione del ragazzo, altrimenti il procuratore avrebbe chiuso il caso come autodifesa. Ahmaud sente gli spari; si nasconde; poi lotta con Gregory McMichael per levargli il fucile, si sentono altri colpi e lo si vede cadere a terra. McMichael senior era un ex ufficiale della polizia, ma all’abuso di potere ci arriviamo tra poco.
Kentucky, 13 marzo 2020, Breonna Taylor è stata colpita otto volte dagli agenti del dipartimento di polizia. Dormiva con il suo compagno quando in nottata è stata uccisa con la sola colpa di vivere in un appartamento dove prima abitava un ricercato per spaccio di stupefacenti, ricercato che non viveva più in quella casa e che era anche già detenuto. Il caso è capitato in periodi di pandemia e non ha ricevuto tanta attenzione. Le forze dell’ordine hanno fatto così: sono entrate di colpo senza bussare e sparando, protocollo che non avrebbero dovuto attuare nemmeno se ci fosse stato ancora lo spacciatore in quell’appartamento. siamo a luglio ed i suoi assassini sono ancora liberi, l’attenzione su Breonna è calata e la pressione si fa sentire sempre di meno.
Minneapolis, 25 maggio: George Floyd, sospettato di aver falsificato un assegno, è stato ammanettato e fatto sdraiare per terra con la faccia sull’asfalto, con il ginocchio dell’agente di polizia sul suo collo così forte da non poter respirare e perdere i sensi, poco prima di morire. È stata riportata come morte di ipertensione, così come anche Cucchi in Italia è morto di epilessia. Intimavano a George di salire in macchina e seguire gli ordini, ma non poteva, era forzato a terra senza ossigeno e non si poteva alzare.
I cittadini hanno innalzato una rivolta contro il governo e le forze dell’ordine. Sono rivolte caotiche, violente, bruciando istituzioni e con i fumogeni, macchine della polizia a fuoco. Si può dire che stiano distruggendo una terra che loro (gli afroamericani) gli hanno costruito gratuitamente.
Gli autisti di autobus si rifiutano di seguire gli ordini della polizia, la quale pretendeva che trasportassero i manifestanti per conto proprio. Dei giornalisti della CNN sono stati arrestati mentre riportavano quello che stava succedendo in diretta. Le macchine della polizia investano i manifestanti, ed i civili che non fanno parte della protesta vengono ugualmente colpiti; le persone stanno morendo di percosse per strada ed i poliziotti stanno sparando proiettili di gomma “innocui”, ma che vengono mirati agli occhi (con conseguente perdita della vista da quell’occhio) e capaci di fare bei sfregi in faccia.
O ancora, le numerose statue di schiavisti che sono abbattute in questi giorni, e sorpresa delle sorprese: tra questi razzisti vi è anche Gandhi. Ma il fenomeno della miticizzazione delle figure storiche è un’altra questione. Ad ogni modo, alcuni dicono che non ci stia bisogno di manifestare e che abbiano esagerato, quando invece si tratta solo del tanto che diventa troppo in un sistema già problematico.
Credete che questa questione non vi riguardi, che non sia il vostro turno per farvi sentire o che si tratti di una realtà troppo lontana per poter essere toccata. Non vi tocca e forse vi sentite diversi solo perché non hanno il vostro colore di pelle, non fanno parte della vostra comunità ed è anche prevedibile. Questo è un grande privilegio per le vostre vite, ma non è tempo di far finta di niente e non è abbastanza essere non-razzista in silenzio.
Ora vorrei che ci soffermassimo tutti a immaginare di vivere in queste condizioni, vivere in un paese dove vieni ucciso solo per come sei nato, o vedere gente della tua comunità uccisa ogni giorno, con il costante pensiero che possa accadere a te, ai tuoi fratelli, ai tuoi parenti e ai tuoi amici. Avere l’ansia ogni volta che si ha a che fare con le forze dell’ordine, sapere che sei anche tu un individuo che va a fare jogging la sera, e che non vorresti finire come Ahmaud. Immagina vivere in un paese dove un tempo quelli come te venivano schiavizzati e portare ancora il cognome dei proprietari di schiavi.
Con una situazione così grave perché rimanete in silenzio? Perché state dalla parte degli oppressori? Gli afroamericani sono in pericolo, sempre, e bambini e ragazzini si rendono conto della situazione e crescono sapendo che non verranno mai trattati allo stesso modo. Ed è chiaro che non solo gli afro-discendenti sono vittime di abuso di potere: questo, s’intende, ha anche la particella del razzismo istituzionale.
In Italia non se ne parla abbastanza, e dobbiamo fare qualcosa per educarci a riguardo. Portare luce su chi ci raccoglie i prodotti agricoli che mangiamo, come vengono trattati e pagati, e quanti di loro vengono sfruttati e muoiono. Crediamo che la violazione dei diritti umani sia una piaga solamente dei paesi più poveri, quando invece anche in paesi democratici come l’Italia ci sono gli “invisibili”, i braccianti sfruttati ed in pericolo che sono portati in luce dal sindacalista Aboubakar Soumahoro e la sua lotta.
Nelle manifestazioni tenute a giugno davanti ai consolati americani abbiamo ricordato anche le condizioni di questi lavoratori, delle persone morte in Italia, tanto che un cartellone che sembrava su misura per l’Italia diceva “migrant lives matter”: le vite dei migranti contano. E mi permetto di ricordare anche le donne che arrivano in Italia e finiscono in traffici sessuali. Però un pomeriggio di pugni alzati e grida contro queste ingiustizie non basta. Dobbiamo smetterla di far finta che l’Italia siamo solo noi, che non possa esistere un italiano non caucasico, dato che molti di loro nascono qui ma ancora non gli vengono dati diritti di cittadini come un italiano bianco.
Dobbiamo educarci anche per far sì che anche io ed i miei compagni un giorno non dovremo scendere in piazza a rischiare la vita per combattere un governo disumanizzante, perché ci saremo se ci sarà bisogno. Non dimentichiamoci mai che siamo nati a questo mondo con i nostri privilegi per fortuna cieca e non perché ci meritassimo qualcosa. Perché tra me e Breonna, George ed Ahmaud non cambia nulla, solo che io sono in una posizione privilegiata. Facciamoci un favore in quanto esseri umani: sfruttiamo i nostri privilegi aiutando qualcuno che non ne ha.
Questi sono parte dei loro nomi: Stephon Clark; Yassin Mohamed; Troy Robinson; Michael Lee Marshall; Finan H. Berhe; Curtis Jordan; Darius Tarver; Albert Davis; George Mann; Kwame “KK” Jones; Bettie Jones; De’Von Bailey; Leroy Browning; Christopher Whitfield; Anthony Hill; Eric Logan; Jamarion Robinson; Gregory Hill Jr.; JaQuavion Slaton; Norman Cooper; Breonna Taylor; Ryan Twyman; Jermaine Benjamin; Brendon Webber; LaTanya Haggerty; Jimmy Atchison; Willie McCoy; EJ Fitzgerald Bradford Jr.; D’ettrick Griffin; Brian Acton; Jemel Roberson; DeAndre Ballard; Robert Lawrence White; Anthony Lamar Smith; Ramarley Graham; Manuel Loggins Jr.; Kris Jackson; Spencer McClain; Kendrec McDade; Lamontez Jones; Asshames Manley; Wendell Allen; Larry Jackson Jr.; George Floyd; Eric Garner; Samuel Harell, Freddie Gray; Samuel DuBose; Philando Castile; Terence Crutcher; Alton Sterling; Jamar Clark; Jeremy McDole; Shereese Francis; William Chapman II; Christopher Kimble; Kevin Highenbotham; Walter Scott; Eric Harris; Tamir Rice; AKais Gurley; David Felix; Michael Brown; Sean Reed; Keith McLeod; Steven Demarco Taylor; Terry Lee Chatman; Arianne McCree; Ross Anthony; Terrance Franklin; Miles Hall; Sandra Bland; Ahmaud Arbery; Anthony Ashford; William Green; Samuel David Mallard; Junior Prosper; Botham Shen Jean; Wayne Weeler; EJ Bradford; Michael Dean; Jamee Johnson; De’Angelo Stallworth; Natasha McKenna; Tyree Crawford; Lorenzo Hayes; Antwon Rose; Trevyon Martin.