Da anni la Tiendaequosolidale è una roccaforte per i piccoli artigiani e per i produttori del Sud, un centro di raccolta per i bisognosi e un punto di riferimento per la città partenopea
Nella città di Napoli esiste un mondo rustico e tradizionale, in cui si respira un’aria di campagna ed il tempo sembra essersi fermato. Si trova nei pressi del quartiere Vomero, in via Francesco Solimena, 143. Qui, a ridosso di una piccola discesa, sorge la Tienda, una bottega Equosolidale. Ad accoglierci ci sono il titolare Salvatore D’Amico e Valentina Troiano, che con i loro modi gentili ci fanno sentire subito a casa.
La nostra esperienza
In loro compagnia trascorriamo una piacevole mattinata, sfogliando un libro di Pirandello, riscoprendo l’antico gioco dello Strummolo e ammirando alcune opere di artigianato. Si tratta di un avvicendarsi di sensazioni, alimentate dalla vista e dal gusto. Infatti immaginiamo sul nostro palato il sapore fruttato dell’olio che ci viene descritto o delle uova fresche di giornata.
Salvatore parla con orgoglio della sua attività, mostrando una variegata offerta di prodotti, legati da due aggettivi: biologico ed ecosostenibile ,chiarendo sin da subito la sua mission.
“Un solo atto di gentilezza mette le radici in tutte le direzioni, e le radici nascono e fanno nuovi alberi“. (Amelia Earhart)
La bottega equosolidale si erge come difensore dei piccoli produttori, che rischiano di essere schiacciati dal mercato capitalistico e dalla grande distribuzione. Con le sue radici ben salde nel territorio stende i suoi rami a “tutte quelle piccole attività oneste, dove il mondo è sano e genuino, in cui si rispetta l’ambiente e la natura”. In questo modo la Tienda diventa un centro di raccolta dei prodotti della nostra eccellenza meridionale.
È il caso di alcune delizie del territorio Cilentano, come broccoli, cipolla rossa o peperoni, che volendo possono condirsi con l’olio extravergine di oliva dell’azienda agricola Ricci Angela. Oppure la pasta biologica Girolomoni o alcuni prodotti del panificio Russo, quali fette biscottate e grissini artigianali. Citando quest’ultime prelibatezze gli occhi di Salvatore sorridono, esclamando “tu dovresti sapere con quale passione e perizia il produttore ha descritto tutte le fasi della loro lavorazione”.
Una piccola proprietà dai nobili propositi
Nelle parole di Salvatore ricorre spesso l’aggettivo “piccolo”, riferendosi alla quadratura della sua bottega e al mercato che ne deriva. Tuttavia i suoi propositi sono grandiosi. Infatti Salvatore non si limita solo a sostenere le piccole realtà, ma cerca anche quegli ambienti dominati dai giusti valori. In queste dimensioni non esiste lo sfruttamento della flora e della fauna, i lavoratori sono regolarmente retribuiti e non si nasconde qualcosa di losco nei guadagni ottenuti.
Dalle strade di campagna alle strade della città. In che modo?
In alcune zone di Napoli il verde degli alberi si alterna spesso ai piedi nudi dei senza tetto, adagiati lungo le strade. Alla loro vista la Tienda non pronuncia solo frasi di circostanza, poiché con le parole non si è mai salvato nessuno. Dunque nel corso del tempo la bottega è diventata un centro di raccolta, anche grazie a chi si è sentito di donare un cappotto, una coperta o un piatto caldo ai bisognosi. Volendo fare una stima precisa, sono stati distribuiti in più di tre anni “30.000 pasti autoprodotti e molte tonnellate di vestiario”. Così come ci informa Salvatore.
Per alcuni di loro si è pensato di unire la solidarietà al riscatto, sostenendo e promuovendo le loro abilità creative ed artistiche. Esempio sono alcune opere d’arte realizzate da un senzatetto, oggi in mostra presso la bottega. In queste tele brillano gli occhi di due grandi donne. Sono Frida Kahlo e Sophia Loren.
“Dona un libro a un detenuto: parole luminose dietro le sbarre”
Un’altra attività sostenuta di recente è “dona un libro a un detenuto” lanciata da gliultimisaranno, un gruppo di artisti. L’iter è semplice. In tutta la penisola sono stati predisposti alcuni centri di raccolta, dove si potranno consegnare i propri libri. Questi verranno poi raccolti dalla polizia penitenziaria che li distribuirà nelle varie carceri, permettendo così l’allestimento di biblioteche al loro interno.
Dunque ancora una volta la cultura abbatte ogni barriera e pregiudizio. Infatti il libro è un modo per comunicare qualcosa, come speranza, augurio e conforto. Con questo piccolo gesto, una persona a te sconosciuta non appassirà come un ramoscello vecchio, ma anzi potrà rinascere, grazie a quella storia che hai scelto per lui.
Un grande successo
Con questi buoni propositi gli abitanti di Napoli si sono recati presso la Tiendaequosolidale, con zaini e borsoni carichi di libri, anche se l’iniziativa si è estesa ben oltre la città di Napoli: pensate che sono arrivati dei testi anche da Genova e dalle isole. Un circolo di solidarietà che ha consentito di raccogliere più di 2000 libri, distribuendoli presso i carceri di Poggioreale, Carinola, Airola e Ariano Irpino.
Salvatore e Valentina non si spiegano i motivi di questo successo, mentre per noi sono ben chiari. Da anni la Tiendaequosolidale è attiva sul territorio, con iniziative degne di memoria (e di lode). Dunque, cari amici napoletani (e non) adesso sapete a chi rivolgervi se desiderate aiutare il prossimo: a due anime generose, Salvatore e Valentina che attuano la solidarietà concreta. Perché non basta riempirsi la bocca di parole, serve anche attivarsi e fare qualcosa di concreto.
Purtroppo la Tiendaequosolidale non può sostenere tutto questo peso da sola: Salvatore sostiene da anni i piccoli produttori ed artigiani, ma per continuare il suo operato ha bisogno del nostro sostegno (dunque anche del tuo!).