Curiosità e affini sull’anello nuziale. Perché si indossa al quarto dito, perché la scelta dell’oro come materiale e varie scaramanzie legate a questo rito.
Il matrimonio è il giorno più sognato da moltissimi di noi, che rappresenta l’inizio di una nuova vita, una vita non più individuale ma da condividere con la persona amata.
Questo sacramento non dovrebbe essere considerato come un traguardo raggiunto perchè la parte complessa è riuscire a riconfermarsi ogni giorno, è saper condividere, accettare le differenze altrui, saper affrontare le difficoltà unendo le forze, è confrontarsi e parlare quando sopraggiungono problemi, senza mai allontanarsi e chiudersi ciascuno nel proprio “guscio”. Ma qual è il simbolo che identifica il matrimonio e perché? Scopriamo tutte le curiosità e le tradizioni che girano attorno questo evento.
La fede nuziale quale simbolo di amore eterno.
La fede ha la forma di un cerchio, simbolo dell’infinito, ed è fatta generalmente d’oro giallo, materiale prezioso che non subisce trasformazioni nel tempo. Questa tradizione risale al 500, anche se solo nel secolo successivo si pensò di incidere il nome degli sposi al suo interno.
La Leggenda racconta che…
In Italia, come in tanti altri paesi del mondo, la fede viene indossata all’anulare sinistro, secondo antiche tradizioni propiziatorie: gli egizi pensavano che da lì passasse un’arteria detta vena amoris che arrivava direttamente al cuore (organo che simboleggia l’amore e i sentimenti). Molto simpatica è una leggenda cinese che attribuisce ad ogni dito della mano una figura della famiglia. I pollici sono i genitori, gli indici i fratelli, i medi noi stessi, i mignoli sono i nostri figli e gli anulari rappresentano noi ed il partner con il quale scegliamo di passare il resto della vita.
Un’altra spiegazione “ironica” è quella che racconta come la fede si indossi per far sapere a tutti di essere già impegnati e visto che nel matrimonio si giura amore e fedeltà, nessuno dovrà avvicinarsi. Infatti molte volte, chi tradisce ed è sposato, toglie l’anello per nascondere il suo stato sociale, come se eliminare l’anello cancellasse i suoi obblighi ed impegni.
Tradizione vuole che le fedi siano regalate dai testimoni e che non vengano mai indossate prima del matrimonio (scaramanzia, portami via!). Attraverso lo scambio delle fedi, la coppia giura reciprocamente amore eterno dinanzi a Dio, questo è il momento più commovente di tutta la celebrazione.
La storia dell’anello nuziale della Madonna e San Giuseppe
Si narra che anche la vergine Maria abbia ricevuto un anello dal suo sposo Giuseppe. L’anello sarebbe custodito in un reliquiario in rame e argento, incluso in una cassaforte, posta ad 8 metri di altezza nella bellissima Cattedrale di San Lorenzo a Perugia.
Abbiamo raccontato la storia della fede nuziale, ma come ben sappiamo, un anello non è un elemento “magico” che tiene insieme due persone, è solo un simbolo che attesta una promessa ed un impegno, teoricamente, che duri per tutta la vita.
Per mantenere legate due persone, infatti, occorrono ben altri “ingredienti”: amore, rispetto, fedeltà, comprensione, dialogo, perdono, possono essere gli unici elementi per un matrimonio o per un qualsiasi rapporto di coppia duraturo nel tempo.
Concludiamo invitandovi all’ascolto di una canzone del grande maestro Battiato: “La cura”, che esprime magistralmente il sentimento d’amore che si prova per chi si ama (amante, figlio, genitore…) e le cui parole si mescolano e danno vita a qualcosa di più di una “semplice” canzone: una poesia!