Jim Morrison diceva che assumere droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita.
La storia del cinema è piena di rappresentazioni glamour o scorrette dell’uso di droghe. Con sfumature diverse e in generi differenti, ma cercando di prendere sempre ogni lato di questo fenomeno.
Quali sono i migliori film sulla droga e sulla dipendenza?
Scopriamolo insieme.
- TRAINSPOTTING
Siamo a Edimburgo e i protagonisti sono Mark Renton e i suoi amici, tutti eroinomani, dediti ai piccoli furti per trovare le dosi con cui farsi. Tutti cercano continuamente di disintossicarsi, ma cadono regolarmente nel tunnel della droga, che definisce le loro vite e i loro rapporti sociali.
Nonostante il tema drammatico Trainspotting è diventato nel tempo un vero e proprio cult, poiché capace di raccontare la generazione degli anni Novanta.
I protagonisti sono tutti un po’ punk e sopra le righe, vivono la loro esistenza tra momenti di eccitazione e momenti di disperazione: non credono di avere un futuro e neanche un presente e questo li porta a fare scelte avventate, senza pensare alle conseguenze.
- REQUIEM FOR A DREAM
Un film straziante in ogni scena, forse tra i più duri del tema in questione. Requiem for a Dream mette in scena il dramma di 3 ragazzi tossici che pur di drogarsi, come unico scopo nella vita, flagellano corpo e mente a un livello disumano. Non c’è guarigione, nè rinascita, il regista decide di esplorare le psicosi e le nevrosi umane e il film è molto crudo e spietato, fatto di primi piani schiacciati, iper velocità e fotogrammi che si alternano al ritmo frenetico di un tic.
- PARADISO + INFERNO
Candy è una ragazza giovane e bellissima che si innamora dell’aspirante poeta squattrinato Danny. Il loro è un amore totale, nonostante sia fortemente contrastato dalla famiglia di lei. Quando i due si ritrovano senza un soldo, Danny inizia a rubare e insieme inizieranno ad abusare di stupefacenti.
Entrambi dipendenti dalla droga e anche l’uni dall’altro, quella di Candy e Danny profondamente segnata dall’abuso di eroina.
Il film è infatti suddiviso in tre fasi: paradiso, purgatorio e inferno, che definiranno gli stati della loro relazione, ma anche il baratro verso le droghe.
- AMORE TOSSICO
Anche qui la dipendenza dall’eroina che afflisse molti giovani negli anni 80. Al centro della storia abbiamo un gruppo di tossicodipendenti romani, che trascorre la vita tra la spiaggia di Ostia e Roma, attraverso il consumo di stupefacenti e piccoli crimini, per procurarsi la dose quotidiana.
La particolarità del film sta nella scelta degli attori protagonisti, tutti eroinomani o con un passato di tossicodipendenza. La scelta provocò non pochi problemi, a causa della reperibilità degli attori, spesso arrestati e schiavi delle improvvise crisi di astinenza.
Claudio Caligari riesce a raccontare la realtà in tutta la sua sfera più cruda utilizzando un linguaggio vicino alla sofferenza e al degrado della storia raccontata: una vita ripetitiva, senza futuro e senza che nulla possa cambiarla.
- BEAUTIFUL BOY
Nick Shelf è un bellissimo ragazzo. Il bellissimo ragazzo del suo papà. Buono, bravo, intelligente. Cresciuto con amore dal padre giornalista e dalla sua seconda moglie, Karen, artista, che ha dato a Nick due bellissimi fratelli. Da adolescente, comincia a sperimentare qualche droga, la sua preferita è la metanfetamina, ma in mancanza va bene anche l’eroina, anche in vena. Nick vorrebbe venirne fuori, ma non ci riesce: si pente, chiede aiuto, si disintossica e ci ricade.
Il resto è la storia di un calvario che investe tutta la famiglia e in particolar modo quel padre che farebbe qualsiasi cosa per poterlo aiutare.
Serena Palmese
Copertina da exlibris20.it
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