Un piccolo baluardo di cultura e arte che resiste ai ritmi sfrenati e agli spazi open dei nostri tempi: nell’underground sangiorgese brilla il Centro Teatro Spazio dal 1974, una fucina di artisti fondata da Massimo Troisi e Renato Barbieri.
Oggi quel piccolo teatro intriso di amore e passione, resiste grazie alla caparbietà e al coraggio del direttore artistico Vincenzo Borrelli che da quasi trent’anni lo gestisce con cura e passione.
Vincenzo e i suoi collaborati decidono, dopo anni di inattività del teatro, di dare nuova linfa vitale allo spazio che, grazie alla loro tenacia e all’amore per il teatro, rinasce. Con fatica e professionalità il Centro Teatro Spazio inizia un percorso di crescita, che lo porta ad affermarsi quale stella nella costellazione dei teatri napoletani, tanto da essere riconosciuto come luogo di cultura dal MIC e dal MIUR per la sua accademia di alta formazione allo spettacolo.
Ricchissima la stagione teatrale che Vincenzo e la sua squadra hanno presentato il 27 ottobre presso la prioria parterre alla presenza di giornalisti, esponenti del teatro e di un pubblico entusiasta di conoscere il cartellone 2022/23 che propone pièce di artisti affermati accanto a professionisti meno noti e a produzioni dello stesso CTS; in linea con lo spirito che anima qualsiasi iniziativa messa in campo dal Direttore Artistico, coadiuvato dai suoi appassionati collaboratori, uno spazio del cartellone è riservato a giovani leve del teatro e ad allievi di quei laboratori che il CTS porta avanti da numerosi anni.
Il ricco programma si apre il prossimo 11 novembre con Novecento di Alessandro Baricco, in scena Vincenzo Borrelli, che firma del celebre e appassionato lavoro anche adattamento e regia, affiancato da Marco Esposito al piano e dall’attrice, anch’essa padrona di casa, Cristina Ammendola. Numerose le produzioni della compagine sangiorgese, che spazia da opere del teatro classico, come ’E Piscature, che riporta in scena il celebre testo di Viviani, reinterpretato da Borrelli con un cast d’eccezione, ad altre di natura più sperimentale, come la punta di diamante delle produzioni del CTS: lo spettacolo di Giuseppe Manfridi Ti amo Maria!, concesso in esclusiva in Italia a Vincenzo Borrelli, che vedrà il patron del teatro interpretare e dirigere il testo di uno dei massimi drammaturghi italiani, le cui opere sono rappresentate in tutto il mondo.
Gianluca Cangiano e Roberto Cardone in Io che ho amato solo te… di Gianluca Cangiano, adattamento e la regia di Niko Mucci, “… commedia sulla scelta di essere monogami”, riflessione divertente e controcorrente in un’epoca come la nostra. Gianni Parisi presenta il one man show Da levante a ponente, che ripercorre i suoi 44 anni di teatro. Madri 2.0 con Rosaria De Cicco raccoglie pezzi che l’attrice mette a confronto come raccontasse “momenti perfetti” di un percorso artistico e umano. È ambientato in un sottoscala adibito a centro massaggi “in cui convergono come frammenti sparsi tre vite che si sono intrecciate”, lo spettacolo vietato ai minori di 18 anni La retorica delle puttane di Antonio Mocciola, per la regia di Giorgio Gori, con Mariarosaria Virgili e Amedeo Ambrosino. Canta e recita Enzo Attanasio nel suo coinvolgente Senza rete che, grazie al poliedrico talento dell’interprete, tra omaggi ai grandi attori e autori, regala al pubblico sorrisi e spazi di riflessione. In LIMBO! Incubi… 20 anni dopo, Tiziana Tirrito e Domenico Orsini (anche autore e regista della piéce), attraverso incalzanti e divertenti incontri-scontri dei due protagonisti, trasformano, grazie a quella “malattia” che è il teatro, la grigia monotonia del quotidiano in policroma linfa vitale. MaraMMè, “figura evocata dal passato, come un fantasma, per parlare ai suoi fantasmi e rivivere la sua tragedia” è il toccante e appassionante spettacolo di Rosario Salvati che vede in scena Sasa’ Trapanese.
Lo “Spazio giovani” del cartellone è riservato a nuove leve del teatro: La compagnia I SenzArteNéParte con la divertente commedia Nessuno è perfetto, che tra momenti esilaranti lascia aperti spazi di riflessione; Fino Alla Fine, spettacolo di e con Manuel Stabile, porta in scena la storia del pugile sinti Johann Trollmann, “che ha combattuto sui ring durante il nazismo, contro il nazismo.”
Andate a teatro perché come dice il Direttore Artistico, Vincenzo Borrelli: “In una società complessa come la nostra il teatro, così come l’arte in generale, è assolutamente necessario, essenziale!”.