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Foto di Claudia Scuro

Putéca Celidonia e ‘A voce ‘do vico: spettacoli di musica e teatro dai balconi confiscati alla camorra

Realtà solidali nel centro storico di Napoli si uniscono contro la criminalità organizzata

Putéca Celidonia nasce nel 2018 nel quartiere Sanità dall’incontro di sei giovani allievi della scuola del Teatro Stabile di Napoli. Dopo il percorso formativo scelgono di unirsi in una compagnia teatrale. I nomi putéca e celidonia derivano dal greco, Putéca da apothéke sta per bottega, luogo dove si costruisce e si crea. Celidonia, dal greco chelidòn, è la pianta erbacea che nasce spontaneamente nel bacino del Mediterraneo. I membri di Putéca Celidonia hanno messo in piedi un laboratorio di teatro per i più piccoli in un locale confiscato alla camorra.

Un’esperienza di accoglienza a 360 gradi, quella proposta da Putèca Celidònia e Opportunity Onlus. Negli spazi del laboratorio si tengono corsi di teatro e lettura di favole per bambini, e si può trovare assistenza medica, legale e psicologica in maniera gratuita. Lo scopo è quello di combattere a gran voce il disagio e l’emarginazione sociale. Così nascono iniziative come “Due euro a piacere contro la camorra” e “Il Festival della generosità”, il primo evento solidale in un centro commerciale in Italia. La cultura è al centro ed è il modo per combattere la camorra e il disagio sociale.

‘A voce ‘do vico

Dalla collaborazione tra Putéca Celidonia e Opportunity Onlus nasce il format “A voce’do vico”. Un evento che prende vita sui balconcini dei locali confiscati alla camorra, dove teatro e musica si uniscono nelle voci dei bambini del laboratorio. Questi, insieme ad artisti, musicisti e strumentisti, recitano, cantano e suonano, e tutto ciò avviene ogni settimana, per tutto il mese di settembre. L’obiettivo è quello di restituire questi spazi devastati dalla criminalità agli abitanti del quartiere, condividendo momenti di gioia e di festa. Gli spettacoli sono un’ esplosione di bellezza, arte e cultura, e la voce ‘do vico diventa la voce di tutto il quartiere.

Lo spirito di sacrificio e il coraggio di osare della comunità fanno sì che tutto ciò possa diventare possibile. Attraverso donazioni e volontariato, il progetto cresce e resiste ai problemi legati all’emarginazione sociale e alla dispersione scolastica. Il nonno di Davide D’Errico, responsabile di Opportunity Onlus, fu ucciso perché non pagò il pizzo alla camorra. Da lì nasce la voglia di riscatto, di dire no all’omertà, di ricordare le vittime innocenti della camorra come Giancarlo Siani, Annalisa Durante, Mimmo Beneventano, Marcello Torre e tutte le altre senza dimenticare nessuno. La bellezza e l’identità di Napoli devono essere il mezzo per sconfiggere la bruttezza e la criminalità.