Il film uscito nelle sale a maggio è stato proiettato durante il cineforum “Ogni cosa ha un senso”
Il 20 novembre si è tenuto nella biblioteca di Villa Bruno il consueto appuntamento settimanale con il Cineforum “Ogni cosa ha un senso” organizzato dall’associazione culturale Cremano Giovani. Il film proiettato, questa volta, è stato “Il Traditore” di Marco Bellocchio, che sta riscuotendo grande successo sia in Italia che all’estero. Interessanti spunti di riflessione sono emersi dagli interventi di Giuliano Costa, segretario di Cremano Giovani nonché ricercatore alla Federico II e il giornalista Claudio Palumbo.
La storia
Tommaso Buscetta è il protagonista di questo film, personaggio di Cosa Nostra noto per aver permesso di scardinarne gli equilibri interni grazie al suo pentimento. Tuttavia non confermerà mai di essere un pentito. A lui si affianca Don Masino, capo della “vecchia” Cosa Nostra. Con l’avvento della famiglia di Corleone capitanata da Riina, si apre una guerra tra le cosche mafiose. Pippo Calò, alleato di Buscetta, passerà dalla parte dei nemici ovvero di Salvatore Riina e ne seguirà fedelmente i suoi ordini. Così la guerra di mafia insanguinerà Palermo ed i morti saranno talmente tanti da non riuscire a contarli. Tommaso Buscetta sarà costretto a fuggire in Brasile, mentre in Sicilia i Corleonesi uccideranno brutalmente quasi tutta la sua famiglia. Buscetta verrà finalmente stanato dalla polizia brasiliana nel 1983 ed estradato in Italia. Sarà qui che incontrerà Giovanni Falcone, e questo incontro darà una svolta alle indagini del giudice.
Buscetta fu il primo “pentito” le cui dichiarazioni fecero fare enormi passi in avanti ai processi sulla lotta alla mafia. Masino si fidava ciecamente di Falcone e a lui svelò per la prima volta la struttura di Cosa Nostra e quali fossero le sue gerarchie. La cosca mafiosa aveva una struttura piramidale. Alla base vi erano i soldati, poi i capi mandamenti ed infine, a capo di tutti, la “cupola”. Il 10 febbraio 1986 iniziò il maxi-processo “Cosa Nostra” che condannò all’ergastolo Salvatore Riina e i suoi gregari.
Il film
Il Traditore di Marco Bellocchio ricostruisce lucidamente quanto accaduto nel periodo che va dal 1980 fino al 2000. Quegli anni videro l’intenso lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e del pool antimafia guidato da Caponnetto, che portò al Maxi-processo di Palermo e alla condanna dei componenti di Cosa Nostra. Quelli furono gli stessi anni in cui morirono centinaia di persone per mano della mafia, tra stragi e omicidi persero la vita giudici e magistrati tra cui anche Falcone e Borsellino. Il protagonista de Il Traditore è Tommaso Buscetta interpretato magistralmente da Pierfrancesco Favino. Le scene dei confronti tra Buscetta e gli altri imputati sono stati girate nel “Bunker di Palermo” dove realmente fu celebrato il Maxi-processo a Cosa Nostra.
Dopo il successo al Festival di Cannes, Il Traditore è venduto in oltre 50 Paesi. Il film è ora candidato a 4 premi della European Film Academy nelle categorie di Miglior Film, Regista, Attore Protagonista, Sceneggiatura, ed è candidato per l’Italia alla nomination per l’Oscar straniero. Un grande successo per il regista Marco Bellocchio: “Maestro del cinema italiano e uno dei più grandi cineasti viventi del mondo”. Così lo ha presentato al pubblico americano Michael Barker, presidente e co-fondatore di Sony Pictures Classics, che ha acquisito Il Traditore per la distribuzione in America.
Per chi fosse interessato a partecipare, il Cineforum “Ogni cosa ha un senso” organizzato da Cremano Giovani è del tutto gratuito e si svolge ogni mercoledì alle 21, presso la Biblioteca di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. Il prossimo film in programma il 27 novembre è “La parte degli angeli” di Ken Loach.