Dagli scatti virtuali di Instagram ai panorami reali che il Sentiero degli Dei offre: il trekking in Costiera come non lo avete mai visto
Se la natura aspra ed impervia vi affascina, il “Sentiero degli Dei” è un percorso ideale per sentirsi in armonia con questa e con se stessi. Qui, in un cammino diviso tra ardue salite e discese, si è lontani dai tipici rumori cittadini: clacson, tram, motori delle auto, e ci si ritrova una una dimensione quasi parallela, senza cellulari, tablet e quant’altro. Infatti è sempre opportuno avere le mani libere e non lasciarsi distrarre dalle luci gialle degli smartphone. Non è un’impresa difficile: più si cammina e più si dimenticano i social, grazie ai meravigliosi scenari che questo percorso regala. Qui la realtà sostituisce del tutto la virtualità.
Da non sottovalutare inoltre la possibilità di conoscere nuove persone, le loro storie, culture o tradizioni, poiché il Sentiero degli Dei è una grande meta turistica che unisce tutta l’Italia e non solo.
Come la Venere di Botticelli, il Sentiero degli Dei si è fatto strada tra l’acqua
Durante il cammino si può immaginare come dovesse essere qui un tempo la vita. Tornando davvero agli albori, questo percorso inizialmente non era possibile. Infatti, le rocce divellate su cui oggi si può camminare erano immerse completamente sott’acqua. Acqua che un tempo lambiva una grotta, nota come la “Grotta del Biscotto”. Risalire specificamente all’origine del toponimo non è semplice. Tuttavia, una tradizione narra che la grotta ricordi un tipico biscotto della zona, commestibile solo se bagnato con acqua. E, proprio come questa grotta, resiste al tempo, infatti non diventa stantio neanche dopo mesi.
Dove inizia questo meraviglioso sentiero della Costiera Amalfitana?
Il punto di partenza è Agerola. È possibile poi scegliere due tipi di percorsi. Il primo inizia da Bomerano e si conclude a Santa Maria del Castello. Il secondo invece conduce a Nocelle. Sono preferibili inoltre anche altri percorsi, da organizzarsi sempre con la compagnia di una guida turistica, esperta del luogo e di escursioni. (Soprattutto per chi non conoscesse bene la zona o non è solito fare trekking). Inoltre, il Sentiero degli Dei è adatto per gli amanti dell’avventura o per studiosi e ricercatori. Infatti, durante il sentiero, non sono poche le opportunità di accrescere il proprio bagaglio culturale.
Cosa si può scoprire?
–Con la mitologia, scopriamo l’origine del toponimo “Sentiero degli Dei”:
Nell’Odissea si narra del lungo viaggio di Ulisse e dei suoi tentativi di salvarsi dalle ammalianti sirene. Fu per fuggire da loro che il condottiero si fece legare all’albero maestro della nave, mentre il resto dell’equipaggio cercava di orientarsi con le orecchie occluse dalla cera. Tuttavia questo non tranquillizzò gli dei, i quali scesero sulla terra, (atterrando proprio nei pressi delle mostruose sirene). Per rifarsi dall’errore, scalarono di corsa le rocce, creando passo dopo passo il noto Sentiero. Oggi invece, senza zelo e senza affanno, nell’attraversarlo sembra di raggiungere proprio l’Olimpo, per le suggestive viste ed emozioni che il percorso regala.
–Il sostrato agricolo del luogo:
Il percorso è spesso attraversato da contadini, pronti ad essere fornitori di informazioni agronomiche o botaniche. Loro, che svolgono un lavoro arduo, si tramandano i segreti del mestiere da secoli. (Impressionante è la loro maestria nel lavorare la terra anche nelle zone a picco sul mare). Inoltre, basta semplicemente osservare le ripide rupi, per notare il tipico sistema di coltivazione del luogo: un sistema di terrazzamenti, costruito con muri a secco per coltivare agrumi, fichi, viti e altri alberi da frutto.
–Maggiore conoscenza di se stessi, di alcuni luoghi e usanze tipiche della zona:
Il sentiero permette anche una maggior introspezione e consapevolezza dei propri limiti. Non a caso ai piedi della Grotta del Biscotto, sembra che ci siano alcune antiche celle, un tempo usate da eremiti. Inoltre, non mancano luoghi di preghiera, quali la chiesa di Santa Maria a Castro e il convento di San Domenico Maggiore. Divertente è udire anche l’eco della propria voce o i passi di maratoneti che fanno il percorso a ritroso. (Spesso infatti il sentiero è adibito a gare di corsa). Tuttavia, ad un certo punto, l’emozione e il divertimento cedono il passo ad una estrema concentrazione. Infatti, si susseguono fasi più complicate che richiedono attenzione e buon senso. Ma tutto si può superare, fondamentali sono un’ottima attrezzatura da trekking, acqua e cibo.
Una sosta durante questa “pausa dal mondo virtuale”
Infine, arrivati a tre quarti di percorso è preferibile una pausa. Ci si può fermare a mangiare o ad ammirare lo scenario. È bello anche voltarsi indietro, cercando di ripercorrere con la mente tutto il percorso fatto, tutti i particolari visti, per osservare tramite altre prospettive tutti i luoghi superati.
In questo modo si intuiscono i limiti e le paure che possiamo superare; oppure quanto di meraviglioso la natura ci regala. Occorre solo abbandonare per qualche ora la tecnologia e tornare indietro nel tempo. Un tempo in cui non si mettevano like a paesaggi visti su uno schermo, ma era forte e vivo il contatto con la natura. Un tempo in cui, appena svegli non era la luce gialla del telefono ad illuminare il nostro viso, ma era quella del sole, calda e avvolgente.
Link utili:
FAI (Fondo ambientale italiano) – Il Sentiero degli Dei.net – TripAdvisor – Cartotrekking – Trekking.it