CORONAVIRUS, SOLIDARIETÀ AL CITTADINO SANGIORGESE CONTAGIATO

Affisso striscione da parte della comunità. Il ristoratore in quarantena: “Trattato come un appestato”

La società civile del Comune di San Giorgio a Cremano (NA) ha espresso la propria solidarietà all’uomo di 55 anni, infettato dal nuovo Coronavirus, in uno striscione che così cita: “Il vero virus è l’ignoranza. Concittadino non mollare!” e firmato “#citizens”. Il ristoratore di una trattoria di Napoli, chiusa in via precauzionale, si trova in isolamento presso il suo domicilio in Via Cappiello: le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. In quarantena anche i suoi dipendenti ed il figlio – tutti risultati negativi ai tamponi – gestore di un ufficio di posta privata anch’esso chiuso.

La notizia del primo caso da Covid-19 (il nome del nuovo Coronavirus dato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) sul territorio sangiorgese ha portato parecchie persone alla ricerca – soprattutto tramite i vari canali social e gruppi virtuali collegati alla cittadinanza – dell’identità del presunto contagiato, spesso trascinate da panico, preoccupazione ma, anche, da una certa dose di isteria ed ignoranza collettiva nonché da un’oggettiva mancanza di rispetto della privacy del malato.

Il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno ha costantemente aggiornato, attraverso la sua pagina ufficiale Facebook, sulle condizioni di salute dell’uomo e sulle misure messe in atto a tutela della salute dei cittadini: con un’ordinanza comunale ha imposto la sanificazione di tutti i luoghi pubblici.  

L’uomo lamenta di essere stato trattato, almeno inizialmente, come un “appestato” e di non aver ricevuto appoggio e sostegno da parte dei suoi concittadini. Simili discriminazioni si sono verificate a Castiglione d’Adda (LO) dove le abitazioni dei malati o presunti tali sono state contrassegnate con della vernice nera e a Torre del Greco (NA) dove, invece, alla vista dei contagiati trasportati con barelle a sistema isolante si sono levati insulti dai vicini di casa.

La parte “buona” di San Giorgio, però, non ha perso tempo e ha deciso di manifestare tutta la loro vicinanza ed affetto e di mettere a tacere le malelingue attraverso questo striscione diventato virale; segno dell’affetto e della vicinanza di un’intera comunità che si stringe attorno a quest’uomo e che non aspetta altro se non la notizia della sua guarigione per far festa, ovviamente, senza baci e abbracci e ad un metro di distanza l’uno dall’altro.