Oggi i giovani vengono comunemente additati come rappresentanti di una generazione svogliata e disinteressata. Citizens è la dimostrazione nascente che una generalizzazione di questo tipo non può più essere accettata.
Citizens è un gruppo di una ventina (per ora!) di giovani under 35 che nasce a seguito di un’esigenza: vedere la politica in maniera differente. “Giuridicamente ora non siamo definiti” ci racconta uno dei portavoce Ciro Ranno “siamo semplici cittadini con uno scopo a medio lungo termine di creare un’alternativa politica. Non ci definiamo un movimento, ma comunità di persone che mette al centro il prossimo. Abbiamo deciso di non guardare solo il nostro naso, ma oltre. […] La nostra struttura è completamente orizzontale. In questo caso io sono il portavoce. Uno vale uno ma uno non vale l’altro. Siamo tutte persone con know-how e skills completamente differenti, vige la democrazia e tutti hanno lo stesso peso, proprio per la struttura orizzontale che abbiamo. Ovviamente però lasciamo a chi ha competenze in materia specifica di occuparsi di determinati task. ”
L’obiettivo è una politica propositiva
I “giovani Citizens” sono persone con ideologie tutte completamente diverse. “Lavorare insieme venendo da mondi differenti non è semplice. Il primo pilastro del progetto è stato fuori le ideologie dentro le idee. Abbandonare il discorso “destra e sinistra” che ormai non esiste più, abbandonare i preconcetti dettati dalla ideologia che ti ha cresciuto. Evitare la politica fatta di critiche cercando di promuovere una soluzione. E lo dimostrano le iniziative che facciamo che sono tutte a scopo costruttivo”.
Infatti, il gruppo si è fatto conoscere con un piccolo ma molto forte gesto di solidarietà. Al primo concittadino sangiorgese colpito dal covid-19, che non solo non aveva ricevuto sostegno dalla comunità, ma anzi era stato trattato come un “appestato”, i Citizens hanno dedicato uno striscione con scritto “Il vero virus è l’ignoranza. Concittadino non mollare!”.
Più recentemente, con il supporto della Protezione Civile, il gruppo ha diffuso delle bustine di alcolgel accompagnate da un messaggio: “Andrà tutto bene”. In questi giorni difficili abbiamo letto e sentito questa frase centinaia di volte ma ripeterlo non sarà mai abbastanza. Soprattutto per coloro i quali sono costretti a casa già da tempo addietro, come i nostri concittadini in assistenza domiciliare, i principali destinatari di questa seconda importante iniziativa della community.
“Noi partiamo dalle azioni”
Come nasce Citizens?
“Prima dello striscione per il nostro concittadino colpito dal covid ci riunivamo già da un paio di mesi. E’ un progetto nato nel centro teatro spazio. Io sono sempre stato appassionato di politica ma l’idea mi è venuta vedendo un documentario su Netflix “Knock down the house” . Il significato è molto importante: gente comune che partendo dal basso riesce a cambiare le cose anche se in maniera parziale. La struttura politica italiana è fatta dallo stesso tipo di persone, che guarda ai loro interessi come una sorta di tutela di casta, ignorando la vera esigenza del popolo. Forse perché hanno perso il contatto col popolo, a parte quella fazione che urla e mette alla gogna chiunque sulla base di fake news. Perché non lanciare un appello?”
“Per fortuna a questa riunione hanno risposto in tanti. Ora siamo venti e va bene così, abbiamo deciso di non aprirci ancora con delle versioni open delle riunioni, perché stiamo ancora finendo di definire le nostre strategie interne. Non appena saremo pronti ci apriremo al pubblico, e ad alcune partnership. Realtà territoriali e soprattutto se fatte da ragazzi. Anche se citizens ha obiettivi nazionali. Alla domanda ti senti italiano o napoletano noi rispondiamo “Siamo Italiani”, ma non perché non siamo fieri di essere napoletani, anzi. Ma perché il Paese viene prima del concetto provinciale.”
Come vede il futuro Citizens?
“Il futuro lo vediamo in maniera diversa e propositiva. Faremo di tutto per cambiare quello che è il presente. Non sappiamo se fra cinque anni riusciremo ad avere un ruolo a livello istituzionale. Vogliamo dare voce ad una fascia che non è mai ascoltata. La politica ascolta sempre chi contribuisce in maniera incisiva sulle tasse nazionali. La fascia dei millennials esprime esigenze che non vengono nemmeno valutate. E lo si può notare dalle politiche contrattuali nell’ambito delle assunzioni, per esempio. Noi puntiamo a quei best practice che ci sono in giro per il mondo. Ad esempio, guardiamo con ammirazione al modello estone in termini di approccio digital: in 14 minuti puoi creare un’azienda, e puoi farlo online. Attraverso le carte di identità digitali puoi prenotare visite mediche e tutto ciò che riguarda l’aspetto sanitario e previdenziale. Servizi smart per gente smart.
Tutti partono con i presupposti e poi si dimenticano di tutto e tutti. Noi partiamo dal territorio e partiamo dalle azioni.”
Citizens appare dunque come quell’inversione di marcia che ci si aspettava da tempo. In attesa di assistere alla concretizzazione di questi obiettivi, segnaliamo la loro raccolta di firme per proporre al comune di San Giorgio a Cremano l’esonero dal pagamento per il periodo 1 marzo – 31 maggio 2020 da TARI, nuova Imu 2020, Tosap, ICP.
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