Comunità LGBT

Comunità LGBT

Comunità LGBT ai tempi della mythología

Ecco come le tematiche LGBT hanno influenzato la stesura di lontani miti

Come ogni dì, un nuovo giorno sorge: Apollo è sempre lì nel suo carretto, ma con una maggior luce negli occhi. È giunto Giugno, il mese in cui a trionfare sono il sole e la libertà. Momento migliore non poteva esserci per il Gay Pride. Qui, la comunità LGBT fa vibrare con orgoglio la sua voce. L’obiettivo è distruggere quella barriera che li vorrebbe fuori, ricordare ogni vittoria, rispetto ad un passato in cui il termine “gay” era considerato sinonimo di perverso, sbagliato, cattivo. Eppure esiste un tempo lontano in cui qualsiasi unione era considerata naturale. I temi LGBT sono oggetto di alcuni miti, dai sumeri a quelli greci. Sulla scorta di Apollo è possibile rivivere quei momenti.

Apollo, il Dio del Sole 🌞
Gilgamesh ed Enkidu, protagonisti di un ciclo epico di ambientazione sumerica

Un tiranno malvagio e opprimente può mostrare anche momenti di estrema tenerezza. Si tratta di Gilgamesh, governatore del popolo di Uruk. Le donne, stremate dal suo comportamento, invocano l’aiuto degli dei. In questo modo nasce Enkidu: una figura più simile ad una fiera selvaggia che ad un uomo, con una forza che supera ogni limite.

Quando Enkidu e Gilgamesh si incontrano, la violenza cede il passo ad un profondo sentimento. I due eroi diventano inseparabili, fin quando subentra la morte. Enkidu muore nella braccia inconsolabili di Gilgamesh, che non vuole rinunciare al corpo e all’animo del suo amato:

Per sei giorni e sette notti io ho pianto su di lui, né ho permesso che fosse seppellito, fino a che un verme non è uscito fuori dalle sue narici”. [L’epopea di Gigalmesh – Sunleqiunnini]

Infine il tiranno sumero viaggerà in ogni dove, alla ricerca di un amuleto che possa ridare la vita al suo unico amore.

Giacinto e Apollo

La freccia dell’amore colpisce anche Apollo. Quando gli occhi della divinità si posano su Giacinto, un ameno e cortese fanciullo, Apollo se ne innamora perdutamente. Durante i loro incontri il dio del sole gli insegna il tiro con l’arco e a suonare la cetra. Purtroppo, durante questi momenti ricchi di pathos, Giacinto viene accidentalmente colpito, perdendo così la vita. Sulla tomba del ragazzo crescerà l’omonimo fiore, memore di quel tenero amore.

Vorrei poterle mostrare i Giacinti che ci mettono in imbarazzo con il loro incanto, anche se avere soggezione di un fiore forse è insensato – ma la bellezza è spesso timidezza – forse ancora più spesso – sofferenza“.
(Emily Dickinson) 🌸
Salmace ed Ermafrodito

Si dice che quando due persone si amano, si diventa un’unica entità. Questo è quanto brama la ninfa Salmace, adoratrice di Ermafrodito, un giovane restio alle sue avances. La ninfa prega dunque gli dei, affinché i due giovani, dai due corpi separati, diventino una sola anima, con le caratteristiche di entrambi i sessi. Da quel momento in poi, Ermafrodito si mostrerà come una figura bisessuale. È un eterno adolescente, con una chioma fluente e seni femminili.

Il mito di Ceneo

Cenis nasce in un corpo muliebre, venerato da uomini e divinità. Purtroppo le sue membra sono afferrate dalla mano predatrice di Nettuno. Da quell’ora infausta, la donna avverte la sua figura come un peso. Desidera solo essere un uomo, liberando così la sua vera natura. Basta poco. Il dio del mare le dà un corpo possente, vigoroso e virile. Non esisterà più Cenis, ma Ceneo, un guerriero invulnerabile.

Quello che può sembrare un semplice mutamento di sesso, è un atto di coraggio, (che non manca alla comunità LGBT). È liberarsi di un corpo che non si avverte come proprio, esibire se stessi oltre ogni pregiudizio. Ecco perché, alla morte di Ceneo, la sua anima vola via, nelle sembianze di un uccello dalle piume gialle.

Quando morto sarò una sera – nessuno mi piangerà – non rimarrò sottoterra – son vento di libertà”.
(Che Guevara) 🐦
Callisto e Artemide

Il tallone di Achille di Callisto è il troppo amore. La ninfa, compagna di caccia della dea Artemide, compie un voto di castità in suo onore. Negarsi agli uomini le risulta semplice, rifiutare la divinità è tutt’altra cosa. Infatti non appena Artemide le mostra tutta la sua bellezza, Callisto cade nella trappola. Sotto gli abiti di donna, però, si nasconde Zeus. Da questa triste unione discende una nuova vita e una nuova ira nella dea. Callisto ha trasgredito le regole, ecco perché vien mutata in un’orsa.

Only in the darkness can you see the stars“.
(Martin Luther King Jr.) 🌟

Di notte, alzando gli occhi al cielo, possiamo vedere parte di questa storia. Zeus, mosso a compassione per aver ingannato Callisto, decide di accogliere la ninfa fra le stelle: si costituisce così la costellazione dell’orsa Maggiore.

Trascorsa dunque un’altra notte, sorge nuovamente il sole. Al trentesimo giorno, Giugno si conclude. Tuttavia la luce, i colori, il sole e la libertà che porta con sé hanno messo le radici in terra. Queste sensazioni dopo secoli di lotta e rivoluzioni non possono e non devono scivolare via. La comunità LGBT deve far sentire ancora la sua voce. E si diffonderà ancora per tutta piazza Plebiscito, alle ore 18:30 del 27 Giugno 2020. È il primo GayPride dell’Europa, dopo lo stato di lockdown dovuto dal Covid.