Guida breve ad alcuni dei più noti misteri napoletani

Leggende antiche ricche di segreti, storie di esoterismo che da sempre affascinano della nostra città.

Napoli grande città d’arte, ricca di monumenti e patrimoni naturali è capace ogni anno di attirare milioni di turisti, città che nasconde misteri e credenze popolari che suscitano curiosità e perplessità. La storia stessa della sua nascita  prende origine da una leggenda, quella della sirena Partenope, da qui l’aggettivo partenopei per identificare i suoi cittadini. Tanti sono i racconti che si tramandano nel tempo: la storia del munaciello, quello della bella ‘mbriana, l’uovo magico di Castel dell’Ovo e tante altre storie fatte di fantasmi, spiriti e streghe. Il munaciello si dice che sia uno spirito dispettoso, veste panni da monaco e vive nelle case, può portare sia fortuna che sventura. Matilde Serao ne parla come di un personaggio realmente esistito  figlio di una donna molto ricca di nome Caterinella Frezza, che si innamorò di un povero garzone e da questa unione nacque un figlio dall’aspetto orrendo. Un’altra leggenda invece racconta di questo spirito dai poteri magici capaci di provocare situazioni spiacevoli ma anche benevolo, capace di lasciare soldi in luoghi nascosti della casa. La bella ‘mbriana invece viene rappresentata come una bellissima principessa che lasciata dal suo amore si mise a girovagare per la città, suo padre, il re ordinò ai sudditi di aprire le porte delle loro case per darle conforto, per questo considerata  uno spirito che protegge la casa. Tanti sono i racconti che coinvolgono monumenti e luoghi di Napoli; Castel dell’Ovo, Castel sant’Elmo, Nisida, il  Maschio Angioino, palazzo donn’Anna e tanto altro ancora. Ancora oggi la gente resta incantata dinanzi questi racconti surreali e fantastici, che forse nascondono delle piccole verità trasformate. Il Castel dell’Ovo sul Lungomare di Napoli prende il nome da una leggenda che vede protagonista il poeta Virgilio. Si dice che egli abbia  nascosto un uovo magico che permetterebbe al castello di non  crollare mai. Un altro racconto molto interessante è quello di Posillipo e Nisida, dove Posillipo rappresentava un bel ragazzo dal carattere sensibile e Nisida una bellissima fanciulla molto cattiva e dal cuore di pietra. Il ragazzo si innamorò di lei, ma respinto decise di suicidarsi in mare. Gli dei lo trasformarono nell’attuale isola, mentre Posillipo fu trasformata nella collina che si trova di fronte. Nisida noto anche per ospitare un carcere minorile. Misteri si celano anche nel sottosuolo, tanti segreti nella Napoli sotterranea, che ancora oggi non sono stati chiariti. Il cimitero delle fontanelle costruito nel quartiere della Sanità, un ossario dove venivano posti tutti i morti di epidemia, come quelli della peste e del colera. Anime chiamate pezzentelle perché abbandonate e prive di identità. Qui venne ritrovato un teschio enorme chiamato il teschio del capitano, che tra le figure di fantasmi a Napoli è molto importante “o capitano re fontanelle. Lo storico napoletano Aldo De Gioia racconta di una storia per lui veramente esistita, una signora che abitava nel suo palazzo non aveva più notizie dei suoi due figli partiti  per la guerra, disperata andò al cimitero per pregare la testa del capitano, dopo poco ebbe l’apparizione di due carabinieri che scomparvero nel nulla, sconvolta tornò a casa e dopo poco bussarono alla sua porta due carabinieri che le portavano notizie buone, i due ragazzi erano vivi e sarebbero tornati presto a casa. Dopo tutti questi racconti che accompagnano le leggende cittadine e che vanno oltre una veridicità dei fatti.  Napoli è da apprezzare per il suo fascino senza tempo, fatta dall’evocazione delle sue storie e superstizioni, atmosfere che la rendono unica agli occhi dal mondo, in fondo non dimentichiamo la citazione “Vedi Napuli e poi muori”