IL PROGETTO GETS BETTER. IL DIRITTO, PER TUTTI, DI AMARE.
Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, istituita nel 2007 dall’Unione Europea per condannare le discriminazioni che subiscono le persone sulla base del loro orientamento sessuale.
La data scelta vuole ricordare quella del 17 maggio 1990, data in cui in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
In un mondo in cui l’orientamento sessuale è ancora motivo di atteggiamenti di odio e discriminazione, è sempre più importante essere in grado di prendere una posizione per la difesa del diritto, per tutti, di amare.
I ragazzi LGBT hanno maggiore rischio di rimanere senzatetto
Ci sono giovani che vengono aggrediti ogni giorno, e anche se gay, lesbiche, bisessuali o transgender, non sono gli unici a che fare con questo problema, sono spesso più isolati e più a rischio.
Nove studenti LGBT su dieci, affermano di aver subito episodi di bullismo a scuola; questi adolescenti hanno da quattro a sette volte più probabilità di tentare il suicidio. I ragazzi LGBT cacciati dalla propria famiglia sono otto volte più a rischio suicidio dei loro coetanei e hanno maggiori possibilità di diventare senzatetto.
Cosa possiamo fare per evitare i maltrattamenti nelle scuole?
“Non c’era niente che potessimo fare per i maltrattamenti subiti a scuola, e per molti di noi anche in famiglia, e non sembrava che ci fosse molto da fare per tutti i ragazzini che ne sono vittime oggi”.
Le persone di cui un adolescente gay ha bisogno, i suoi genitori, spesso pensano in qualche modo di poter impedire ai propri figli di diventare gay, o di rivelarlo agli altri, spesso privandoli di informazioni, fonti aiuti e modelli positivi.
Negli istituti superiori e nelle scuole medie, l’omofobia fa i danni peggiori. A quell’età spesso ci si sente in trappola e sarebbe utile sentir parlare di queste cose. Molte vite potrebbero essere salvate.ma pochissime scuole inviterebbero un ragazzo gay a parlare di questi argomenti con i ragazzi.
La società di solito offre questo patto alle persone gay, omosessuali, transgender, lesbiche o bisessuali: possiamo torturarti fin quando non fai 18 anni, ma fino a quel momento è facile venire torturati in casa, a scuola e per la strada. Dopo forse si sarà liberi di fare ciò che si desidera, e se magari i danni arrecati dai bulli non sono irreparabili, si è in grado di comporre nuovamente la propria vita.
C’è solo una cosa che non permettono ancora di fare: testimoniare nelle scuole e parlare ai ragazzi che sono ancora tormentati, quei ragazzi aggrediti emotivamente, spiritualmente e moralmente; farlo significherebbe sentirsi accusare come persona che sta incitando i ragazzi ad adottare “lo stile di vita dei gay”.
Il problema del bullismo contro gay, non può essere risolto in un colpo solo: la speranza del progetto GETS BETTER
In Italia proliferano diversi progetti che cercano di donare una speranza a tutte le vittime di omofobia, maltrattate ogni giorno a causa del proprio orientamento sessuale.
Tra questi, il progetto GETS BETTER (nella versione italiana, Le cose cambiano), nasce dalla volontà di due ragazzi omosessuali, che offrendo la propria vita come esempio, incitano i ragazzi a credere che le cose miglioreranno e andranno meglio. Le cose cambiano parlano soprattutto a chi teme che la propria identità sessuale possa essere un ostacolo alla propria felicità, anziché un’opportunità di scoperta e di ricerca del proprio posto nel mondo. (ITGETSBETTER.ORG).
Per alcuni appena finite le superiori, per altri già prima. E ci sono ragazzi che già fanno coming out alle medie e che ora danno il loro contributo per far cambiare le cose nelle proprie scuole, per sé stessi e i coetanei.
LA DIFESA DEL DIRITTO, PER TUTTI, DI AMARE
Oggi si appella la legge italiana, per l’approvazione di nuove leggi che combattano la discriminazione degli studenti e l’omofobia. Si cerca di raggiungere un nuovo percorso che integri programmi scolastici specifici, contro il bullismo di ogni genere.
Intanto, mentre si cerca di rendere le scuole pubbliche dei luoghi migliori, l’utilizzo dei social media potrebbe essere fatale per diffondere messaggi di speranza tra i giovani. Tanti infatti, quei ragazzi esclusi da centri sociali o addirittura dalle proprie case, dai propri genitori che li rifiutano.
Negli stati Uniti la visibilità gay e lesbica è tendenzialmente più alta che in Italia, in molti stati americani ci sono leggi che tutelano le persone LGBT e attribuiscono diritti alle coppie omosessuali. In Italia non esiste niente del genere, nulla che freni l’omofobia e il bullismo.
L’età del coming out, la disponibilità di punti di riferimento e risorse di aiuto psicologico, così come i luoghi e le forme del bullismo, cambiano a seconda del contesto sociale e religioso. In generale la cultura LGBT americana è diversa dalla nostra, anche se molti gay e lesbiche italiani, si nutrono di rappresentazioni oltreoceano.
” Se si vedono due omosessuali, o meglio due ragazzi che se ne vanno insieme a dormire nello stesso letto, in fondo si tollera, ma se la mattina dopo si svegliano col sorriso sulle labbra, si tengono per mano, si abbracciano teneramente e affermano così la loro felicità, questo non glielo si perdona”.
Michel Foucault, 1978